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Cari benefattori e amici,
Buon 2016 a tutti!
Vorrei iniziare l'anno con alcuni ringraziamenti speciali per chi di voi ha potuto rispondere alle nostre emergenze.
Innanzitutto al problema dei servizi igienici in alcune missioni: Manlife e Uniamo le Mani Onlus ci hanno donato circa 50.000 euro e questo ci ha permesso di concludere un lavoro urgente prima dell'inizio delle attivitá scolastiche nel mese di febbraio.
Poi il problema della fame e della mancanza della pioggia (che continua ancora adesso). La Caritas tedesca, Manos Unidas, Sopro, Misereor, Macibombo e come sempre la nostra A.MO, hanno donato un totale di 45.000 euro.
Abbiamo chiesto anche personalemente l'aiuto delle istituzioni
internazionali che hanno il compito di aiutare nelle emergenze come la PAM. Non
abbiamo avuto ancora una risposta nonostante nonostante siano passati
giá due mesi. Questo per dire che l'emergenza continua! La pioggia non
é arrivata, e chi, per disperazione, ha tentato di seminare, ha visto
il suo germoglio seccare, perdendo cosí due volte.
La fame ora é una realtá, e, solo per fare un esempio, a Mangunde i bambini raccolgono la crusca intorno ai mulini, per avere qualcosa da mangiare!
Ringrazio nuovamente e calorosamente chi ha risposto al nostro appello.
Con riconoscenza,
Fabrizio Graglia
(Diretor)
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A Ottobre, due rappresentanti dell’ONLUS italiana Uniamo le Mani sono venuti in Mozambico per vedere con i propri occhi i progetti appoggiati, sia nella provincia di Sofala – con ESMABAMA,
che nella Provincia di Nampula, nella Ilha de Moçambique, dove
appoggiano progetti di prevenzione della trasmissione dell’HIV da madre
a figlio.
Il
Presidente e l’amministrativo dell’organizzazione, accompagnati dal
nostro Direttore, Fabrizio, hanno visitato le Missioni di Barada,
Estaquinha e Mangunde, dove hanno potuto vedere da vicino la realtà
delle popolazioni di questa regione, così come il lavoro che vi
svolgiamo per migliorarne la qualità di vita. Positivamente
impressionati dal nostro lavoro, i rappresentanti dell’ONLUS hanno manifestato la loro volontà di continuare ad appoggiarci,
soprattutto per quanto riguarda le attività sanitarie. Usando le parole
di Giorgio Pennacchio, il Presidente di Uniamo le Mani: le
Missioni sono delle Oasi Felici! Sì, proprio delle Oasi Felici, perché,
nonostante il contesto difficile, al loro interno viene offerta dignità
ai giovani, oltre che un piatto caldo, istruzione, la possibilità di
socializzare, di crescere e diventare grandi!
Crediamo importante sottolineare che Uniamo le Mani
è un’ONLUS nata anni fa a Torino, con, tra i suoi obiettivi, quello di
appoggiare Fabrizio Graglia nelle sue attività in Mozambico. Realmente,
da quando Fabrizio opera nella cooperazione in Mozambico, Uniamo le
Mani ha appoggiato diverse campagne di aiuto ai suoi progetti di
sviluppo in Mozambico. E, da quando Fabrizio è il nostro Direttore,
l’ONLUS ha iniziato ad appoggiare significativamente ESMABAMA, nonostante continui e continuerà per lo meno altri due anni ad appoggiare anche progetti a Nampula.
Crediamo importante ricordare che, i nostri amici di Uniamo le Mani,
assieme al nostro Direttore, sono andati a Ilha de Moçambique per
valutare la situazione dei progetti che vi finanziano e garantire il
loro appoggio alle donne e i bambini colpiti dall’HIV, attraverso il
progetto Positivity, che già conosciamo.
Alla partenza, i nostri amici di Uniamo le Mani, ci hanno promesso di tornarci a trovare presto!
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L’Unione Europea è stata, negli ultimi anni, uno dei maggiori partner dell’Associazione ESMABAMA e si è rivelata preziosa nell’appoggio alle comunità del Sud della Provincia di Sofala.
Nonostante i progetti che finanzia siano integrati, nel senso che coinvolgono varie aree tematiche, ha un leitmotif
costante: il sentimento di Cittadinaza, promosso generalmente
attraverso attività educative e che, contemporaneamente, comprende i
temi della parità dei generi, dell’educazione professionale, e
dell’associativismo, coinvolgendo sempre di più le comunità
circonvicine le nostre Missioni.
L’Unione Europea ha appoggiato, negli anni passati, due progetti che hanno permesso la creazione delle infrastrutture di appoggio alle Scuole Professionali Rurali (EFRs)
che si trovano nelle nostre quattro Missioni e nella Missione di
Gorongosa. Sono stati due grandi progetti di circa due anni e mezzo
ciascuno e hanno avuto un impatto notevole,
non solamente per le scuole, ma anche per le comunità, visto che le EFR
prevedono nel loro funzionamento e curriculum formativo la
collaborazione attiva delle famiglie degli studenti.
L’ultimo
progetto finanziato dall’UE è ancora più direzionato allo sviluppo del
sentimento di Cittadinanza, considerando che solamente attraverso
questo sentire si può davvero sviluppare una società. Così, e
considerando che l’Educazione è la chiave di volta per la crescita e il
cambio di attitudine, l’UE
appoggerà Esmabama durante i prossimi 30 mesi per stimolare
l’associativismo scolastico, sviluppando nei giovani la voglia di
partecipa-azione nella società, cominciando dalla scuola e sperando che
questa voglia di essere parte attiva nei processi decisionali che li
riguardano si svilupperà e crescerà insieme a loro.
Questo progetto sarà sviluppato soprattutto nelle scuole di Estaquinha e Machanga, dove saranno
implementate svariate formazioni dei professori che, a loro volta,
appoggeranno gli alunni nella creazione delle associazioni e nello
sviluppo del sentimento di cittadinanza, così come li appoggeranno per
quanto riguarda altri aspetti legati all’adolescenza e gioventù.
La prima azione di formazione è prevista dal 9 al 12 Febbraio e si
terrà a Machanga, coinvolgendo 3 professoresse e 3 professori di
ciascuna delle due Missioni.
Nei prossimi numeri pubblicheremo i risultati di questo interessante progetto.
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lotta a una delle maggiori calamità sanitarie in Mozambico, l’HIV, e la
ricerca di una miglior qualità di vita per le persone che vivono con
l’AIDS sono una delle nostre maggiori preoccupazioni.
Non
è un caso che ciascuno dei nostri responsabili delle Unità Sanitarie
nelle Missioni di ESMABAMA ha sottolineato questa data, visto che è un
modo per evidenziare l’importanza della prevenzione e di fare il test.
Così la Missione di Mangunde ha partecipato alla celebrazione
che è stata organizzata a Mutindiri, Distretto di Chibabava, presieduta
dal Segretario Permanente (come delegato del Governatore Distrettuale),
con la presenza di vari membri del Governo e l’intervento del nostro
José Zacarias – vice-direttore dell’Unità Sanitaria di Mangunde.
Attraverso il sistema Dream, fornito e garantito dalla Comunità di Sant’Egidio, è stato fatto il registro e l’accompagnamento delle persone in trattamento con antiretrovirali, a Mangunde, dal 2005.
Tra
i vari passaggi della celebrazione, riteniamo importante sottolineare
la marcia, la gara di ciclismo e atletica, le danze e le pièce
teatrali, oltre che i test per l’HIV fatti, la sensibilizzazione
sull’uso degli anticoncezionali, sull’importanza dell’igiene orale, di
donare il sangue, e l’autodiagnostico della tubercolosi.
Alla celebrazione hanno partecipato anche i nostri agenti comunitari
di salute, aiutando nell’organizzazione e nella realizzazione delle
diverse attività.
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Anche i serpenti sentono la fame di questi mesi e entrano nella missione di Mangunde in cerca di alimento. In meno di un mese sono stati 4 i boa incontrati nel pollaio. Forse dovremmo dare risposta non solo ai problemi dei giovani, ma anche degli animali selvaggi.
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Di nazionalità francese, bretone, Médéric Carpier è il coordinatore del dipartimento di progetto nel nostro ufficio di Beira,
e ci aiuta ormai da ottobre 2014. È arrivato in Mozambico più di 7 anni
fa e, nel frattempo, ha lavorato con diversi progetti che gli han
permesso di conoscere il terreno.
Hai potuto provare diversi progetti e in diversi Paesi. Per te, cosa distingue Esmabama dal resto?
ESMABAMA
ha un programma integrale, di interazione tra le diverse aree tentando
sempre migliorare le condizioni di vita delle comunità.
Per questo cerca partner per avere un’influenza, una copertura più ampia rispetto alle singole Missioni, con la particolarità di voler coinvolgere sempre di più le comunità circonvicine.
Oltre a questo, è
un’Associazione che lavora dove non esistono altre organizzazioni. La
collaborazione con il Governo locale, per esempio nella gestione delle
scuole e delle unità sanitarie, è un plus-valore enorme. Questa
collaborazione garantisce la continuità e la sostenibilità dei progetti.
Come coordinatore del dipartimento di progetto, qual è la parte più gratificante del tuo lavoro?
Conoscere i partner, i nostri collaboratori, visitare il terreno, lì
dove svolgiamo le nostre attività, conversare con le persone, conoscere
i nostri beneficiari. È questa la base del lavoro: sapere
per chi lavoriamo, cosa dobbiamo fare e cosa dobbiamo correggere. Avere
una relazione costante e continua con il terreno è molto importante.
ESMABAMA ha svariati progetti implementati contemporaneamente. Quali di questi ti appassionano di più?
Nell’educazione me ne vengono in mente due, tra i tanti: il progetto
di Alfabetizzazione e Educazione di Adulti, che permette di dare, per
quanto poco, anche alle popolazioni che vivono più lontane dalle scuole; e il Progetto di Educazione Inclusiva per i bambini e i giovani con disabilità
– poche organizzazioni lavorano in questa area, e ancora meno in zone
estremamente rurali dove questi bambini sono mal visti e, molte volte,
chiusi in casa. Questo progetto sta realmente generando un cambio di comportamento nelle comunità: sta avendo un impatto molto forte.
Nella salute il progetto di accompagnamento da parte di agenti comunitari delle persone sieropositive ha un impatto molto forte e positivo. È
qualcosa di estremamente necessario in una Paese con un livello così
alto di diffusione dell’HIV, visto, tra l’altro, che oltre ad essere un
programma di accompagnamento alle persone in trattamento, prevede anche la sensibilizzazione per evitare nuovi contagi.
Siamo all’inizio di un nuovo anno, quali sono le sfide maggiori che prevedi per Esmabama nel 2016?
Per me è importante rinforzare l’autonomia dei Consigli di Gestione di ciascuna missione, in termini di gestione amministrativa e logistica. Ora stiamo insegnando a fare, a gestire, poi dovremo accompagnare.
Un altro punto è avere più partner e collaboratori per assicurare
il funzionamento corrente e trovare, assieme, sistemi per lottare
contro le crisi, come quella alimentare che stiamo passando, e
disegnare azioni che coinvolgano le comunità.
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ASSOCIAÇÃO ESMABAMA
Rua Roberto Ivens 168
Palmeiras 1
Beira, Sofala, Mozambique
Tlf: +258 82 845 7000/ +258 86 845 7000/ +258 84 845 7001
Fax: +258 23311887
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Testi e traduzioni: Rosa Nordeste; Sandra Rodrigues; Tito Cappellaro. Fotografie: José Zacarias; Rosa Nordeste; Uniamo le Mani. Design: Rosa Nordeste. |
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