newsletter ESMABAMA
 
editorial
 
     
  Cari amici e benefattori,


stiamo vivendo momenti di grande tensione sociale, politica ed economica. Oltre alla grande secca, all'aumento esponenziale dell'inflazione, è iniziata una lotta armata tra il partito al potere e il partito dell'opposizione. Se prima, per attraversare con la macchina la provincia di Sofala erano necessarie 6 ore, adesso servono non meno di 2 giorni. In due parti dell'unica strada nazionale i militari scortano le macchine con blindati perché gli attacchi tra l'esercito regolare e i guerriglieri sono giornalieri. In Malawi si contano più di 11.000 rifugiati mozambicani (video), che scappano dagli scontri armati (fotografia in prima pagina).

La nostra missione di Machanga è tagliata fuori e non riusciamo inviare i rifornimenti. Molti alunni non frequentano la scuola per paura. La FAO ha annunciato che non distribuirà più alimenti nella provincia di Sofala perché un suo camion è stato attaccato e questo non fa che aumentare i drammi quotidiani delle famiglie e comunità.

In tutta questa esplosione sociale, Esmabama cerca, con fatica, di mantenere i suoi impegni, proteggere chi vive nelle missioni e convincere gli studenti a non abbandonare la scuola.

 


 

Fabrizio Graglia
(Direttore)

 
     
 
 
uniamo le mani
 
     
 

La Fondazione Nando Peretti ha collaborato nel finanziamento della miglioria delle condizioni di vita e di lavoro del personale del Centro di Salute, così come nella miglioria dell’assistenza ai pazienti della Missione di Mangunde. Un progetto di estrema importanza visto che, nel corso degli ultimi anni, il Centro di Salute è cresciuto molto, aumentando anche il numero di persone curate e trattate, ma non è stato possibile mantenere le condizioni sanitarie e igieniche dello stesso…rispetto all’aumento dei pazienti.


I miglioramenti sono stati raggiunti da una parte grazie all’acquisto di materiale medico e di supporto alle attività del Centro, come stetoscopi, sfigmomanometri, frigoriferi per conservare i medicinali e i vaccini, lettini, bilance, tavoli e sedie per le visite…


Contemporaneamente è stato fatto un enorme lavoro di riposizione del sistema di canalizzazione principale, il che ha permesso di migliorare la fornitura di acqua pulita e corrente sia all’interno del Centro di Salute che nelle case del personale.


Queste migliorie sono avvenute a Settembre 2015 e hanno permesso di dare più motivazione ai 33 funzionari del Centro di Salute e una qualità migliore nel servizio offerto ai più di 100 pazienti quotidiani che vengono a farsi curare a Mangunde.

 

 
     
 
 
uniao europeia
 
     
 

Appoggiare gli orfani, un centinaio, e gli anziani non-autosufficienti, una settantina, che vivono nelle comunità più povere intorno a Mangunde… questa è la missione dell’Associazione Scuola di Pace delle Missione di Mangunde.


È grazie alla raccolta di fondi tra amici che l’Associazione svolge le sue attività. Tra questi amici vi è la Comunità di Sant’Egidio, la Proyde, Esmabama e molte persone a titolo individuale. È stato grazie all’appoggio di questi amici che, a Febbraio, è stato comprato e distribuito del materiale scolastico per gli orfani di Mangunde, che ha permesso loro di andare a scuola senza vergognarsi.


Alcune della attività svolte dalla Scuola di Pace sono le palestre di sensibilizzazione sulla reintegrazione sociale degli anziani e persone con deficienze fisiche o mentali che spesso sono oggetto di marginalizzazione o aggressione verbale e fisica; animazione degli orfani con musica e giochi, soprattutto quando questi vivono da soli o a carico dei propri nonni, o addirittura bisnonni. Il lavoro svolto della Scuola di Pace permette di trasmettere valori e speranza ai bambini, molti dei quali non hanno modelli da seguire, né famiglia su cui costruirsi. Un grande appoggio al progetto viene anche dato dagli attivisti di salute che, costantemente, sono in contatto con i bambini e gli anziani.


La situazione di questi, oggi, è particolarmente allarmante a causa della siccità che ha provocato la morte non solo del mais, ma anche del sorgo e dei cereali autoctoni più resistenti. Ormai la fame e il caldo stanno raggiungendo picchi che ricordano quelli del 1991-92. Le persone ormai cercano piante, radici e frutti tra i pochi alberi sopravvissuti al disboscamento, e spesso devono essere ricoverate d’urgenza in ospedale a causa di intossicazioni (i vecchi, quelli che conoscevano le piante, sono troppo spesso stati stigmatizzati come stregoni e non hanno potuto passare le loro conoscenze).

 


 

 
     
 
 
HIV SIDA
 
     
 

L’ONG Light for the World, focalizzata ad appoggiare le persone con disabilità fisiche, è una delle organizzazioni che più si distaccano a livello internazionale per progetti che mirano all’inclusione e al rafforzamento di queste persone.


Il Mozambico fa parte dei Paesi africani che ricevono appoggio da questa ONG, sotto forma di diversi progetti gestiti da svariati partner. Il partenariato con ESMABAMA, sorto ormai cinque anni fa, ha permesso di creare e sviluppare un progetto di Educazione Inclusiva denominato PEPI – Programa Escolar na Perspectiva Inclusiva (Programma Scolastico in Prospettiva Inclusiva), nelle Missioni di Mangunde e Estaquinha.


Con l’obiettivo di garantire che i professori siano pedagogicamente capaci di rispondere alla sfida di una Scuola Inclusiva, sono state promossa diverse formazioni al riguardo. La prima di quest’anno si è tenuta a Estaquinha dal 31 Gennaio al 4 Febbraio ed è stata tenuta da una formatrice Sud Africana che ha dato dimostrazione pratica di tecniche pedagogiche specifiche per più di venti professori.


Tra i vari aspetti positivi di questa formazione, riteniamo importante sottolineare la proposta di decorare le pareti della scuola con illustrazioni didattiche che possano essere apprezzata anche da persone con problemi auditivi o altre disabilità che ne compromettano l’apprendimento attraverso spiegazioni orali.


A Mangunde i lavori di decorazione sono iniziati e saranno gli stessi alunni, tra cui i propri disabili, a dipingere e abbellire la propria scuola.


 

 
     
 
 
giboia
 
     
 

Nell’ambito di un progetto sanitario, direzionato alle cure domiciliari per le persone che vivono con l’AIDS grazie al lavoro instancabile degli Agenti Comunitari di Salute a Mangunde, la Cooperazione Portoghese ha appoggiato la lotta alla trasmissione verticale del virus (dalla madre al figlio), con il finanziamento di latte in polvere per neonati, figli di madri sieropositive.


Si è trattato di un progetto che integrava più donatori internazionali che, ciascuno partecipando a una parte, hanno e stanno permettendo lo sviluppo di attività sanitarie a Mangunde.


In una regione dove il flagello dell’HIV/AIDS affetta migliaia di persone, molte delle quali bambini, vittime di una trasmissione che potrebbe essere facilmente evitata usando latte artificiale in sostituzione dell’allattamento al seno che, dopo i sei mesi (all’apparire dei primi dentini) può causare la trasmissione del virus. Così, un po’ di latte in polvere, può fare la differenza tra un bambino sano e malato cronico o, … morto.


Grazie a questo contributo decine di vite sono state salvate, e decine di persone hanno avuto una possibilità in più di crescere forti e sane, e così potranno contribuire allo sviluppo della loro regione e non essere un peso economico e sociale per tutta la comunità.


 


 
     
 
 
mederic carpier
 
     
 

Fina lavora con ESMABAMA dal 2012, nell’ufficio di Beira, sviluppando il settore delle Risorse Umane. All’inizio di Marzo è partita per l’Italia con la famiglia, così, come ringraziamento del lavoro svolto, la citiamo come persona del mese.


 

In questi anni di servizio, quali sono state le maggiori sfide che hai trovato?

Stando a Beira, alcune difficoltà sono derivate dal fatto che molti lavoratori delle Missioni non hanno nessun documento di identificazione, nemmeno l’atto di nascita, a causa della guerra che vi è stata fino al 1992. Molti di questi, rimasti orfani da piccoli, conoscono solamente il primo nome dei genitori, o addirittura il loro soprannome…e quindi ogni volta che hanno trattato un documento ufficiale, venivano registrati con un nome diverso.

 

Quale è stata la più grande soddisfazione del lavoro che hai fatto?

Riuscire ad iscrivere molte persone nel sistema di sicurezza sociale (INPS, n.d.r.) e associare Esmabama ai vari rami di attività che svolge, non solamente all’educazione ma anche all’agro-zootecnica e alla salute. Mi è anche piaciuto molto il lavoro con gli amministrativi delle Missioni: abbiamo sempre avuto una buona relazione, che ha permesso di risolvere tutti i problemi i lavoro. Loro sono molto onesti, ed è come se non ci sia distanza tra di noi…qualsiasi dubbio, ne parliamo.

 


Hai lavorato con molte persone di Esmabama, e ha visto come Esmabama è stata importante per molte persone…

Molto importante… Esmabama ha creato molti posti di lavoro per persone che sopravvivevano di agricoltura di sussistenza, ma oggi hanno uno stipendio fisso. Hanno diritto alla malattia, alla gravidanza, e avranno diritto a una pensione,…

Molti lavoratori ora sono laureati perché sono stati aiutati con borse di studio… Abbiamo un antico studente di Mangunde, che ora lavora con noi nell’ufficio centrale.


 

Qual è la cosa più importante che ti porti dopo quest’esperienza con Esmabama?

È stato qui che ho costruito la mia esperienza professionale. Sarò sempre pronta e disponibile per aiutare Esmabama, qui lavoro con amore perché mi piace e conosco Esmabama. Mi dispiace partire e rimane sempre la voglia di tornare. Parto con il cuore in mano. La mia motivazione, più che crescita, è amore per le attività che facciamo e sempre, anche a distanza, sono disponibili ad aiutare dove necessario.


 

Cosa ti mancherà di più?

I colleghi, l’ambiente… (risa) Queste cose si fanno sentire e si sentono… non si dicono.



 
     
 
 
 

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  Testi e traduzioni:: Rosa Nordeste; Sandra Rodrigues; Tito Cappellaro. Fotografie: Arquivo ESMABAMA; José Zacarias; Rosa Nordeste; UNHCR (Consiglio delle Nazioni Unite per i Rifugiati).
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