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Carissimi amici e benefattori,
in questo numero oltre alle
emergenze, che sempre siamo chiamati ad
affrontare, vorremmo dare notizie di speranza grazie ai nostri amici e
sostenitori che ci permettono essere strumenti di felicitá per le
popolazioni locali. La speranza ha il volto dei dei nostri dipendenti
che lavorano com passione e professionalitá. L’Associazione ESMABAMA é
nata come un’associazione di volontari e continua ad incarnare questa
realtá.
Grazie a
tutti,
Fabrizio
Graglia
(Direttore)
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La
Missione di Estaquinha ha avuto il privilegio di vedere in funzione il
primo Biodigestore e sistema di raccolta di acque reflue di
ESMABAMA,
grazie
all’aiuto di Marilson Xavier de Jesus, di Ilhéus – Bahia
(Brasile), che tra Maggio e Giugno ci ha aiutato.
Visto
che nelle Missioni il numero di persone che vi vivono cresce
costantemente e le deiezioni umane erano normalmente convogliate in
fosse settiche, si faceva
urgente trovare una
soluzione per lo smaltimento delle acque nere attraverso il trattamento
dei residui in modo igienico e sano. Così, il biodigestore, la cui
costruzione è stata accompagnata da Marilson ed effettuata da
lavoratori locali, permetterà il trattamento e la riutilizzazione delle
acque nere che, dopo essere state trattate, vengono usate nella
Missione soprattutto per l’irrigazione dei terreni agricoli.
Il prossimo passo sarà canalizzare il metano e poter così alimentare il
forno del panificio di Estaquinha.
Un
altro intervento sperimentale che stiamo facendo sempre a Estaquinha è
prevede di raccogliere l’acqua piovana in una cisterna.
Nonostante questo sia una sorta di esperimento, speriamo che abbia
successo e che, riproposto su una scala maggiore potrà permettere di
avere acqua piovana a disposizione per diversi fini.
La
realizzazione di questi interventi nella Missione di Estaquinha ha
contato con l’appoggio della ONG Sei So Frei, che
ringraziamo di cuore, così come ci sentiamo debitori con Marilson che
ha permesso la concretizzazione del progetto. Marilson stesso ha
sottolineato che si tratta di un progetto pilota e che, se risponderà
alle aspettative, potrà essere riproposto nelle altre Missioni e in
altri contesti simili, diffondendo così questa tecnologia che
permetterà di migliorare le condizioni di vita delle persone.
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Dal 23 Maggio e durante tutto Giugno
l’ospedaletto di Mangunde è
stato sommerso da casi di diarrea acuta e disidratazione grave.
Oltre ai pazienti ricoverati, abbiamo
assistito anche svariati malati nelle comunità così da prevenire
l’intensificarsi del contagio e la morte di moltissime persone che già
si trovavano in uno stato di malnutrizione decisamente pericoloso. Purtroppo,
nonostante tutti i nostri svorzi, in alcuni casi non siamo arrivati in
tempo.
Tutto
il personale sanitario ha lavorato moltissimo e si è impegnato come
solo in situazioni di emergenza si fa: personale nell’organico statale,
dipendenti di Esmabama, volontari, attivisti, tutti hanno dato il
massimo per evitare il peggio, curare i malati, prevenire nuovi contagi
e sensibilizzare sull’importanza di recarsi in ospedale ai primi
sintomi. Anche le vicine unità sanitarie, gestite dallo stato, hanno
dato il loro contributo disponibilizzando personale per Mangunde.
Questo
periodo dell’anno è sempre critico a causa della scarsità di acqua,
aggravata quest’anno dalla siccità, che porta la popolazione a bere
acqua non pulita, a usare le stesse, scarse, fonti d’acqua
per usi diversi. Inoltre, la perdita dei raccolti che ha costretto
e sta costringendo la popolazione a nutrirsi di bacche e radici, ne sta
tragicamente minando la salute e le difese immunitarie.
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Commovente,
intenso lo spettacolo di domenica 22 maggio all’auditorium
dell’O.P.S.A. in Padova
in cui l’attrice Laura
Curino ha narrato in un monologo avvincente la storia straordinaria di santa Bakhita. Lo
spettacolo è stato organizzato dalla A.Mo.
(Amici del Mozambico) in collaborazione con l’ONG
CUAMM – Medici con l’Africa, per raccogliere fondi che permettano di
comprare urgentemente latte in polvere per i neonati nelle nostre
Missioni.
La
storia inizia nella seconda metà del 1800 in Sudan, in un villaggio del
Darfur dove Bakhita viveva pienamente libera e felice. Ma quella
purtroppo era terra di predoni che, seminando distruzione e morte,
prendevano bambini, donne, uomini per venderli al mercato degli
schiavi.
Scoprire
la sua dimensione umana alla luce del messaggio cristiano la portò a
decidere di donare la vita come suora al servizio de Dio. Visse
dedicandosi nella quotidianità al servizio degli altri.
La situazione in cui Bakhita è vissuta
per lunghi anni potrebbe sembrare ormai superata, di altri tempi,
perché la schiavitù non dovrebbe più esistere nella nostra terra,
invece quante situazioni ci sono ancora oggi in cui esseri umani,
bambini, donne, uomini, subiscono umiliazioni, sofferenze, forme di
schiavismo e di sfruttamento!
Santa Bakhita, canonizzata nel 2000 da
Papa Giovanni Paolo II, ci lascia un invito
a non smettere mai di lottare per la libertà di ciascuna persona
creata ad immagine di Dio e che
ha il diritto di vivere in pienezza la propria umanità.
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Luis
Sidione Makaze Nhanzozo, Administrator
of Chibabava’s district, visited for the first time Mangunde’s
Mission on the 11th of June with the District’s Government
members. Our association was
represented by Shakil Lothário, ESMABAMA’s Vice-Director, and Director
Mutombo, President of the Management Board of Mangunde’s
Mission.
The
Administrator was very impressed by the dimension and complexity of
Mangunde’s Mission. The time was then very limited to
visit in detail some of the sectors of activity. Chibabava’s Administrator congratulated
as well all the work being made. The visit ended with a
gathering and exchange of impressions of the visit.
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Questo
sarà l’ultimo mese di lavoro nell’ufficio di ESMABAMA
a Beira
per Ginevra, che affronterà una nuova sfida professionale
a Maputo. Ce la ricorderemo per
la sua disponibilità e semplicità. Ginevra è italiana e ha
iniziato a collaborare con Esmabama nel 2013 nel settore progetti. Con lei se ne vanno
molti ricordi e la ricca esperienza professionale che ha vissuto in
Esmabama.
Secondo
te, qual’è l’importanza del Settore Progetti nelle struttura di
Esmabama.
La
maggior parte della struttura di ESMABAMA ha come base lo sviluppo dei progetti e
dei partner che permettono la messa in pratica di questi.
Quindi, una buona pianificazione dei progetti e una buona gestione sono
molto importanti affinché si possa contianuare a lavorare per le
persone.
Brevemente,
parlaci dei progetti che hai accompagnato.
Sicuramente quello che per me è stato il progetto più iportante, è il PEPI (Progetto Educativo in Prospettiva
Inclusiva), finanziato dalla Light
For the World nelle Missioni di Estaquinha e
Mangunde. Oltre al progetto di
Alfabetizzazione e Educazione di Adulti in tutte le Missioni,
finanziato dalla Sei So
Frei
a favore delle comunità più distanti dalle scuole. Decisamente
interessante e che ha dato molti spunti per la gestione in generale di
ESMABAMA è anche il progetto sul
genere, finanziato da CAFOD.
E poi ve
ne sono molti altri, ciascuno dei quali ha contribuito a
fare di ESMABAMA quello che è.
Tra tutti
i progetti in cui hai lavorato, qual è quello che ti ha marcato
maggiormente?
Ve ne sono due che mi hanno segnato particolarmente, e per ragioni
diverse. PEPI,
che lavora con i bambini disabili e che dà loro la possibilità di
studiare invece che restare chiusi in casa discriminati dalla società.
L’altro è quello di CAFOD sul
genere, che mi ha permesso una chiave di lettura diversa,
visto che provengo da un Paese in cui le donne sono molto più libere: prendere atto e toccare con mano
situazioni molto gravi in cui le donne vengono aggredite e la società
considera questo normale, senza possibilità di riscatto,
mi ha fatto crescere moltissimo. Dobbiamo
iniziare a lottare seriamente contro questo fenomeno.
Tra
i vari ambiti in cui hai lavorato, in quale, secondo te, senza l’azione
di ESMABAMA la realtà sarebbe completamente diversa?
Credo che tutti i progetti di ESMABAMA
favoriscano un futuro migliore o almeno una valida alternativa. Per
esempio, i progetti WaSH finanziati da MISEREOR
e da CAFOD
permettono la riduzione delle malattie, il PEPI motiva i genitori di
bambini disabili a farli studiare e dimostra loro che possono avere un
futuro di successo come qualsiasi altra persona; i corsi di Alfabetizzazione
e Educazione di Adulti che arrivano nelle aree più recondite dove non
esistono scuole e permette agli adulti, ma anche a moltissimi bambini,
di iniziare il percorso scolastico. Mi piace moltissimo il lavoro che faccio
qui, e sono sicura che tutti i progetti siano importanti. Quando
scriviamo un progetto, quando elaboriamo nuove attività, quello che ci
guida è il pensiero di come poter migliorare la condizione di vita
delle persone più svantaggiate.
Potresti
riassumere in poche parole cosa è stato per te lavorare in ESMABAMA?
Ringrazioe
ESMABAMA
per alcune cose che sono state estremamente importanti per me. Da una
parte, arrivare in ESMABAMA è voluto dire arrivare in Mozambico, in
Africa, quindi permettermi di conoscere
una
cultura diversa e, ogni volta che incontro una cultura diversa la mia
mente cambia, si apre a nuove idee, mi fa pensare a quelli che sono le
norme della mia cultura e me le fa relativizzare,
facendomi capire che non solo non sono universali ma neppure così
fondamentali come credevo. Dall’altra parte mi ha fatto entrare
nel mondo delle associazioni, delle ONG, un ambiente che mi piace
perché vi si trovano normalmente persone molto diferse per ideali e
motivazioni, ma che si riconoscono nell’obiettivo comune
di voler aiutare, cercar di migliorare
un po’ questo Mondo. Sono
convinta che se ciascuno fa la sua parte, almeno un po’ potremmo
riuscire a migliorarlo.
Voglio
ringraziare i collaboratori e gli amici che ho trovato, tutti i
donatori e le persone con cui ho lavorato: è stato un percorso molto
bello e ci ha visto crescere assieme.
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ASSOCIAÇÃO
ESMABAMA
Rua Roberto
Ivens 168
Palmeiras 1
Beira, Sofala, Mozambique
Tlf:
+258
82 845 7000/ +258 86 845 7000/ +258 84 845 7001
Fax: +258 23311887
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Testi e traduzioni:
José Zacarias; Rosa Nordeste; Tito Cappellaro. Fotografie: A.Mo.;
José Zacarias; Mauro Matusse; Rosa Nordeste.
Design:
Rosa Nordeste. |
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